Uno tra i più pericolosi gas ad effetto serra emessi dall’agricoltura è il protossido di azoto. Per mitigare e ridurre le emissioni di questa molecola possono essere utilizzate le seguenti pratiche:

  • OTTIMIZZARE LA FERTILIZZAZIONE in particolare attraverso:
  • Il contenimento della dose di azoto;
  • Il frazionamento della fertilizzazione: distribuendo i fertilizzanti nei momenti di maggiore richiesta della coltura considerando sia i metodi distributivi che le condizioni climatiche post fertilizzazione;
  • Scelta del fertilizzante: preferendo quelli a lento rilascio e quelli nitrici rispetto a quelli ammoniacali;
  • OTTIMIZZARE LE LAVORAZIONI DEL TERRENO:
  • Assicurando un buon drenaggio: per impedire il ristagno idrico e i processi di denitrificazione;
  • Evitando il compattamento del suolo:per evitare situazioni di anaerobiosi favorevoli alla produzione di N2O;
  • Riducendo le lavorazioni profonde del suolo: per evitare la velocizzazione dei processi di mineralizzazione della sostanza organica;
  • CORRETTA GESTIONE DELLE COLTURE:
  • Prevedendo rotazioni
  • Introducendo specie leguminose, che richiedono meno interventi fertilizzanti;
  • Corretta gestione dei residui colturali: residui con alto rapporto C/N immobilizzano l’azoto impedendo la formazione di gas azotati.

Ogni azienda, a seconda del proprio orientamento produttivo, può contribuire alla mitigazione delle emissioni di gas serra e ridurre l’impatto ambientale delle sue produzioni attraverso l’impiego di corrette pratiche agronomico-gestionali, a beneficio dell’ambiente e della collettività.