L’utilizzo delle acque reflue depurate per usi agricoli o domestici è spesso compromesso dalla presenza di residui di metalli pesanti e principi attivi di farmaci. Recenti studi hanno dimostrato come il potere intercettante e assorbente delle radici di pioppo bianco (Populus alba clone Villafranca) sia in grado di catturare e accumulare nelle radici le sostanze inquinanti, contribuendo quindi alla depurazione delle acque.
La ricerca sperimentale, effettuata utilizzando il p.a. diclofenac presente in molti antidolorifici, ha dimostrato che la specie vegetale oggetto di studio è in grado di accumulare la molecola nelle radici, allontanandola quindi dall’acqua. L’obiettivo è quello di affiancare piantagioni di pioppo ai normali impianti di depurazione in modo da migliorare la depurazione delle acque.
Il passo successivo sarà abbinare al ruolo delle piante quello di microrganismi che aiutino la degradazione delle molecole.