Dopo due anni di lavoro, di cui uno in Commissione, il Consiglio regionale ha approvato l’8 gennaio la nuova legge quadro sull’agricoltura voluta dall’assessore Giorgio Ferrero.

Il testo riordina interamente la materia, cancellando 35 leggi. Il risultato è una normativa più moderna che risponde alla necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese in conformità con le politiche nazionali ed europee e che introduce alcune novità: per assicurare la partecipazione delle parti economiche e sociali viene istituito il tavolo del partenariato agroalimentare e rurale; il programma regionale degli interventi integrerà le politiche europee; viene dato ampio spazio alla digitalizzazione e al suo ruolo innovativo per il settore; viene istituita una “banca della terra” che permetterà l’uso agricolo dei terreni incolti nell’ottica della tutela del territorio dal dissesto. Viene abbracciata una materia vastissima che va dall’agriturismo fino al settore irriguo e che tutela manufatti come muretti a secco, piloni di pietra dei vigneti, siepi o filari di alberi con valore storico.

Abbiamo voluto intervenire alla luce della trasformazione dell’imprenditoria agricola e della sfida ambientale e climatica – ha commentato con soddisfazione Ferrero – e per offrire attenzione ai territori più fragili e alle imprese più piccole, dove è necessario creare opportunità”.

Fonte: Regione Piemonte