La direttiva 2000/60/CE è la sola che da 18 anni regola i piani d’irrigazione delle nazioni comunitarie. La sua elaborazione è legata a sistemi agricoli produttivi tipici dell’Europa del Nord che sovrastimano i fabbisogni agricoli e sono lontani dai consumi e dai principi agricoli tipici dell’area mediterranea. La penalizzazione allo sviluppo dell’irrigazione causato dalla direttiva, sta portando all’insostenibilità economica l’agricoltura italiana.

Il direttore dell’ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) ha recentemente lanciato la proposta di formare un tavolo tecnico per modificare la normativa in modo da affermare i valori collettivi dell’irrigazione.

Di parere unanime sono anche il Ministro dell’Agricoltura, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera e il capo dipartimento del Dipeisr-Mipaaf, favorevoli a alla creazione di una sinergica e attiva collaborazione con i Consorzi di bonifica per fronteggiare il problema irrigazione a livello europeo.