Il 70% dei consumi idrici italiani sono a carico dell’agricoltura. Le aziende che praticano l’agricoltura biologica sono però un’eccezione in quanto le pratiche colturali effettuate hanno lo scopo, oltre che di mantenere e migliorare la biodiversità e la fertilità del suolo e dell’ambiente, di utilizzare in modo responsabile e razionale la risorsa idrica.
Il mantenimento della sostanza organica del suolo è uno punti di forza del risparmio idrico; la sostanza organica infatti, grazie alle sue proprietà chimico-fisiche, è in grado di assorbire e trattenere grandi quantitativi d’acqua, aumentando la disponibilità idrica del terreno utile alla vita delle specie vegetali.
Il minor utilizzo di pesticidi e di sostanze chimiche nel biologico, evita numerosi problemi legati all’inquinamento delle acque superficiali e di falda, migliorando le condizioni chimiche della risorsa idrica e sottraendola da pericolosi problemi di eutrofizzazione.
Anche in questo campo il biologico si conferma la soluzione vincente per fronteggiare il problema della scarsità delle risorse idriche, sempre più amplificato dalla disomogenea distribuzione delle precipitazioni causata dai cambiamenti climatici.