Mantenere l’acqua nel suolo a seguito delle irrigazioni o delle precipitazioni è un importante soluzione per fronteggiare la scarsità idrica che colpisce in particolar modo l’agricoltura.
Per limitare la risalita capillare dell’acqua durante i periodi estivi è utile eseguire una leggera lavorazione superficiale del suolo, che interromperà i canali di evapotraspirazione e preserverà la disponibilità della risorsa idrica per l’utilizzo da parte dei vegetali.
Uno dei fattori che maggiormente influenzano la disponibilità e l’abbondanza di acqua nel terreno, è la sostanza organica. In virtù delle sue capacità igroscopiche e chimiche (ricchezza di elementi chimici utili alla via vegetale) è fondamentale per lo sviluppo delle colture e per migliorare la capacità idrica del suolo.
La pacciamatura (vegetale o con materiali biodegradabili) è sicuramente la tecnica più conosciuta e consente non solo di limitare l’evaporazione dell’acqua presente nel terreno, ma anche di limitare la crescita delle infestanti, competitori della coltura principale. Se combinata a sistemi irrigui a goccia, massimizza la sua efficacia contribuendo al risparmio dell’acqua di irrigazione.
Altri interventi per preservare la risorsa prevedono l’adozione di pratiche e sistemi colturali adatti allo scopo, come la formazione di barriere frangivento, l’adozione di teli ombreggianti ecc. ….