Le elevate quantità di fosforo e azoto presenti nei reflui zootecnici, rendono questi ultimi terreno fertile per lo sviluppo di microalghe che, grazie al loro metabolismo, sono in grado di rimuovere nutrienti, contaminanti organici, metalli pesanti e patogeni in reflui zootecnici e acque di scarico domestiche e industriali.

Le microalghe (Chlorella vulgaris) sono allevate in fotobioreattori di diversa capienza e struttura che consentono lo sviluppo e la depurazione dei reflui. Il loro costo varia in base alle dimensioni e al sistema colturale (aperto o chiuso) per l’allevamento dei vegetali.

Durante studi di ricerca, il trattamento dei reflui con microalghe ha portato ad una riduzione della quantità di ione ammonio pari a circa il 90%, ad una riduzione dell’azoto inorganico pari a circa il 30% e a un aumento dell’azoto organico (+80%) in 400h di trattamento a 20-25°C.

L’utilizzo di alghe per la depurazione dei reflui da nitrati e da fosforo è dunque una valida soluzione per ridurre il potenziale inquinante delle masse trattate; inoltre è possibile utilizzare anche la biomassa algale a fine periodo: può infatti essere distribuita in campo come ammendante per i terreni e risulta essere ricca di azoto, potassio e microelementi.

Maggiori informazioni sono disponibili nella Scheda di Assistenza Tecnica della Regione Piemonte disponibile al seguente link:

Le alghe per il trattamento dei reflui zootecnici