I danni da ungulati alla filiera viticola sono ogni anno sempre più consistenti e in molte aree del Piemonte è un problema anche per gli altri settori produttivi agricoli.

Gli ungulati si cibano speso di giovani germogli e frutti, compromettendo talvolta il futuro sviluppo strutturale delle piante colpite.

Oltre alla caccia molti sono i metodi non lesivi adottabili dagli agricoltori per allontanare queste specie, come l’uso di recinzioni, lana di pecore e dissuasori in grado di preservare discretamente gli impianti.

Maggiori informazioni sull’argomento sono reperibili nel bollettino tecnico redatto da Finagro.