Il cambiamento climatico causato dalle emissioni di sostanze nocive ha notevoli ripercussioni su benessere e produttività degli allevamenti zootecnici.

Tra le azioni adattative che si possono intraprendere si ricordano: quelle strutturali volte a migliorare il microclima in stalla, e quelle gestionali che agiscono sull’alimentazione degli animali, sulla riproduzione, oltre che sulla selezione genetica e sull’utilizzo di modelli previsionali. In particolare:

  • Alimentazione: in situazioni di caldo ambientale è opportuno ridurre il quantitativo di fibra, aumentare la quantità di carboidrati e grassi in modo bilanciato. Dovrebbe essere ridotta la proteina solubile, la cui digestione comporta un notevole dispendio di energia (quindi calore). Questo tipo di interventi hanno anche scopo mitigativo.
  • Riproduzione: lo stress da caldo riduce la fertilità e l’intensità degli estri, rendendo difficili i momenti di intervento. Il ricordo alle inseminazioni e l’ausilio di podometri o altri strumenti possono migliorare l’efficienza di questa problematica;
  • Selezione genetica: la selezione di animali termotolleranti è una strategia di adattamento di lungo periodo;
  • Utilizzo dei modelli previsionali: strumenti informatici in grado di misurare e prevenire gli stress da caldo negli allevamenti.