L’agricoltura è tra i settori che maggiormente risentono dei cambiamenti climatici e degli effetti dovuti all’inquinamento delle risorse limitate del pianeta (aria, acqua e suolo). La dipendenza dal clima ha determinato innumerevoli impatti negativi al sistema agricolo ed in particolare sulla sicurezza alimentare e sulla catena agroalimentare.

Gli effetti subìti dall’agricoltura a causa dell’inquinamento possono essere biofisici, ecologici ed economici, e comprendono:

  • Spostamento delle zone agricole a latitudini ed altitudini più elevate, con conseguenti disagi per le aree non più interessate dalla coltivazione;
  • Cambiamenti nei modelli di produzione dovuti ad un innalzamento della temperatura;
  • Alterazione dei cicli biologici di piante e organismi con frequenti accelerazioni dei modelli di produzione e problematiche di controllo dei patogeni;
  • Cambiamenti dei modelli delle precipitazioni con l’intensificazione di eventi atmosferici estremi;
  • Crescita della vulnerabilità per classi più povere della popolazione.

Nonostante il settore agricolo sia tra i maggiori produttori di inquinanti atmosferici (in particolare metano e protossido di azoto), è anche il comparto che ha le potenzialità maggiori per poter fronteggiare il problema attraverso pratiche agricole e colturali idonee a mitigare le emissioni e a “sequestrare” molecole dannose.