Gli interventi di contenimento del calabrone asiatico Vespa velutina stanno producendo ottimi risultati grazie al progetto Life StopVespa messo a punto dall’Università di Torino in collaborazione con il dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino. L’insetto, pericoloso per l’apicoltura in quanto predatore di Apis mellifera, si è diffuso in Italia a partire dal 2002.

Grazie ad un sistema tecnologico avanzato costituito da antenna, trasmettitori di frequenza e micro tag, è possibile grazie al calabrone stesso che funge da spia, raggiungere i nidi e distruggerli bloccando la formazione di nuove regine e quindi di nuove colonie dell’insetto. L’apparecchio high-tech, fissato con colla ortodontica al corpo di V.velutina invia segnali ad una ricetrasmittente che geo-localizza la zona in cui è presente la colonia.

Attualmente il team di ricercatori sta concentrando le proprie attività a Calvo, frazione di Ventimiglia. E’ l’imperiese, infatti, l’area maggiormente colonizzata dal calabrone asiatico. Nella sola stagione 2018 sono stati individuati e distrutti circa 600 nidi.

Maggiori informazioni sull’insetto sono contenute nel bollettino tecnico redatto da Finagro.

Sito del progetto Life StopVespa :http://www.vespavelutina.eu/it-it/