Le azioni di mitigazione utili a ridurre le emissioni agricole sono molteplici, ma possono essere sintetizzate in:

  • Diminuzione dei consumi energetici diretti e indiretti;
  • Integrazione e diffusione delle fonti di energia rinnovabili;
  • Abbattimento delle emissioni di metano e di protossido di azoto prodotte dagli allevamenti e dalle pratiche di fertilizzazione;
  • Aumento della capacità di conservazione del carbonio negli agroecosistemi.

La maggior parte dell’anidride carbonica prodotta dall’agricoltura deriva dai consumi energetici legati alla produzione; la loro riduzione passa attraverso l’efficientamento dei processi produttivi o l’applicazione delle fonti rinnovabili. Risparmi energetici indiretti sono favoriti dalla razionalizzazione delle lavorazioni, dall’innovazione delle macchine e delle tecniche di coltivazione, dall’applicazione dell’agricoltura di precisione e dall’ottimizzazione delle pratiche di fertilizzazione e irrigazione.

Il ruolo più importante in cui diventano essenziali le energie rinnovabili è quello relativo alle fasi di conservazione e trasformazione dei prodotti. La provenienza dell’energia rinnovabile utilizzata è varia, e riguarda principalmente il fotovoltaico e il biogas. Circa il 15% del fotovoltaico installato in Italia è di competenza di aziende agricole, cosi come vi sono oltre 1300 impianti di produzione di biogas di origine agroindustriale capaci di cogenerare e valorizzare grandi quantità di biomassa.