L’aumento delle esigenze idriche e la contrapposta minore disponibilità di acqua ha consentito lo sviluppo di forme di riutilizzo di acque reflue depurate. Questo riuso è fondamentale per una gestione sostenibile delle risorse idriche e conduce alla formazione di un ciclo chiuso della risorsa.

Nonostante la pratica del riuso sia prevista dai programmi di tutela delle risorse idriche, la normativa di riferimento considera prioritaria l’esigenza del risparmio e dell’uso razionale della risorsa.

Le acque reflue recuperate possono essere riutilizzate sia nel comparto civile (per applicazioni di tipo urbano e ricreativo) che in agricoltura, settore produttivo che più frequentemente ne fa ricorso in quanto soggetto in maniera significativa agli effetti della carenza idrica.

In Italia circa il 60% dell’acqua è utilizzato in agricoltura, il 25% è utilizzato dal settore energetico e industriale, mentre il 15% è destinato agli usi domestici.

I principali limiti legati al riuso delle acque depurate sono di tipo: strutturale e infrastrutturale, economico e qualitativo/sanitario.