Per valutare correttamene le emissioni azotate derivate dagli allevamenti è necessario sviluppare un sistema di bilancio dell’azoto, che considera il bilancio dei nutrienti secondo il sistema “ Farm Gate Balance”. Questo metodo prede in considerazione input e output di azoto relativi a produzioni vegetali e animali del’azienda.

L’unità di misura più opportuna da utilizzare sono i kg di azoto per ettaro di superficie disponibile per l’utilizzazione agronomica (aziendale + concessione) per anno. La differenza tra apporti ed asporti è una stima della quantità di azoto in surplus che contiene la quantità dell’elemento persa sotto forma di prodotti volatili e di altre possibili perdite (percolazione, scorrimento ecc.).

Sistemi di autovalutazione delle perdite consentono all’imprenditore agricolo di agire sui punti deboli della produzione, quelli in cui si verificano le maggiori perdite legate sia alle coltivazioni dei vegetali che alla gestione degli animali e dei reflui.

Nell’ambito di alcune procedure autorizzative di tipo ambientale, sono stati predisposti modelli semplificati per il calcolo delle emissioni. In  tali modelli, esistenti per i settori suinicolo e avicolo, possono essere utilizzate le indicazioni contenute nei BRef formulati per l’applicazione della Direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), applicata nel rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali, per la valutazione delle emissioni degli allevamenti in base alle tecniche adottate nelle varie fasi di allevamento (ricovero, stoccaggio dei reflui, eventuale trattamento e distribuzione dei reflui).