Il metano è uno dei gas climalteranti maggiormente prodotto dal settore zootecnico, frutto delle fermentazioni ruminali degli animali. Al fine di ridurre le emissioni di questo gas e parallelamente massimizzare l’efficienza energetica della razione, sono in corso studi per calibrare l’apporto alimentare limitando le emissioni.
L’utilizzo di grassi alimentari o di integratori di nitrati sono le soluzioni più utilizzate e meno costose, in grado di ridurre e inibire la metanogenesi enterica e ruminale.
L’uso del 3-nitrossipropanolo (3-NOP) fa parte dei nuovi piani messi a punto per ridurre la produzione del CH4, poiché inibisce enzimaticamente il processo di formazione del gas arrivando a far diminuire del 80-90% le produzioni di metano senza influenzare la concentrazione di acidi grassi volatili (AGV).
L’ottimizzazione della razione animale è essenziale per ridurre le emissioni e deve essere rapportata sinergicamente con le altre soluzioni agricole. Nonostante sia di più difficile applicazione e di efficacia variabile, consente di ottenere considerevoli mitigazioni della produzione di CH4, contribuendo a migliorare la situazione del clima e dell’ambiente.