Ridurre i volumi di acqua irrigui e, di conseguenza, parte dei costi di produzione è uno degli obiettivi legati al risparmio idrico, che se ben condotto può portare a una riduzione dell’impiego d’acqua di circa 1000 m³ ad ettaro.
Le criticità maggiori legate al risparmio idrico sono determinate da limiti tecnologici legati all’attendibilità dei dati relativi alla gestione dell’irrigazione e dalla grande variabilità climatica che non permette di effettuare stime e previsioni di fabbisogni idrici e volumi d’acqua necessari.
La crescita della domanda irrigua e la diminuzione della risorsa hanno favorito metodi di irrigazione meno dispersivi e più efficienti come ad esempio quello a goccia o quello a micropioggia.