La lignina, importante componente strutturale dei vegetali, è una complessa molecola molto resistente alle degradazioni e, ad oggi, risulta essere la meno sfruttata nell’industria nonostante la sua abbondanza (20-30% della biomassa vegetale terrestre).
In virtù della sua composizione chimica, la lignina può essere sfruttata in due filiere industriali: produzione di idrocarburi di origine naturale (come il lignoil, un “petrolio” ricavato dalla lignina e usato come biocarburante previa raffinazione) o produzione di composti industriali per la chimica fine come aromi alimentari (vanillina), resine fenoliche per la produzione di compensato o composti utili all’industria tessile.
L’utilizzazione della lignina a fini energetici e industriali contribuisce maggiormente alla valorizzazione dei residui agroindustriali sottraendoli alla più generica combustione. Lo sviluppo di sistemi chimico-fisici per la sua estrazione e per il suo trattamento sono alla base di recenti studi, che porteranno a impianti di produzione economicamente sostenibili da parte degli agricoltori che decideranno di mettersi in gioco anche con questo importante componente vegetale.