Lo Stato italiano è stato multato dalla Corte di Giustizia Europea per il mancato adeguamento dei sistemi di trattamento delle acque reflue. La multa ammonta a circa 25 milioni di euro più aggravi semestrali in caso di ritardo alla messa a norma degli impianti.
Il problema della gestione delle acque reflue interessa non solo le attività agricole ma anche i centri urbani e le attività industriali. Programmi di messa a norma sono stati elaborati nel 2017 dall’allora Ministro dell’Ambiente e dovranno ultimarsi intorno al 2022-2023.
Gestire correttamente le acque reflue valorizzando tutti i processi di depurazione consente il riutilizzo di fonti idriche che altrimenti andrebbero disperse e un beneficio ambientale non indifferente, dato dalla diminuzione di sostanze tossiche e inquinanti immesse nell’ecosistema.